Stili di combattimento

Certo che quando si raggiunge un obiettivo pianificato da tempo è sempre un grande momento.

L’adrenalina si azzera, siam fiacchi e consumati, ma che bello guardarsi ora e guardare indietro con soddisfazione. Ego a mille. Niente più da chiedere. Un Eroe.

Una lunga rincorsa per raggiungere cio’ che è stato pianificato nei minimi dettagli e finalmente ci siamo: esattamente come volevamo che fosse.

Certo… è stato duro … mille ostacoli per strada .. ma tutto travolto.. un piano di azione dettagliato eseguito alla lettera. Grandi. Certo .. abbiamo lasciato per strada qualche cadavere, ma con tutta l’energia che avevamo a disposizione abbiamo superato tutto… e, diciamo la verità, abbiamo avuto anche un po di fortuna, ma la fortuna, si sa, aiuta gli audaci e noi siamo stati audaci e c’e’ andata bene.

Poi, in fondo, è dai tempi degli antichi Greci che facciamo cosi: ci mettiamo in testa un’idea (Platone) e poi facciamo un piano di azioni meticoloso (Aristotele) e, se bruciamo tutte le energie a disposizione ed invochiamo gli Dei, otteniemo quello che vogliamo ed imponiamo così il nostro modello.

Funziona? Certo che funziona … abbiamo conquistato la Luna cosi, abbiamo invaso Continenti, la Scienza ha progredito e siamo diventati ricchi con il nostro modo di fare affari. Quindi funziona.

Cioe’ … più o meno funziona … qualche volta no … in Vietnam non ha funzionato … qualche Paese emergente sta facendo man bassa nel business … anche nel nostro piccolo, c’e’ sempre qualcuno che sbuca dal nulla e che fa più carriera di te anche se non te lo aspettavi. Chissà come mai.

Forse c’ anche un altro modo per vincere. Almeno uno di sicuro, quello di Sun Tzu.

I Cinesi infatti hanno un altro stile per fare la guerrra o per fare business o per conquistare qualcuno o qualcosa.

Innanzitutto non costruiscono a monte, nei dettagli, l’obiettivo da raggiungere. Non modellano in maniera ferrea e rigida, come facciamo noi, ma hanno una idea ampia e generica di dove vogliono andare. Cosi’ facendo ogni sotto-obiettivo che casca in quel perimetro va bene. Seguono una direzione e non vivono lo stress del raggiungimento preciso di ciò che e’ stato definito chissà quanto prima e chissà sotto quali circostanze. Procedono sempre in una direzione con forte determinazione.

Inoltre non consumano tutte le loro energie, ne distruggono o annientano l’avversario, pur di vincere. Minimizzano le perdite, proprie ed altrui, perché ciò che oggi è nemico, domani deve diventare un alleato ed entrambi devono avere conservato più energie possibili per il passo successivo, da fare congiuntamente.

Non vanno mai in battaglia, se prima non hanno la certezza assoluta di vincerla.

Tutta l’attenzione è nel far maturare le condizioni al contorno per vincere facile. Lavorano affinchè gli equilibri e le forze volgano a proprio favore, con pazienza e determinazione, spesso in maniera non visibile, con la stessa cura con cui si lavora un campo per coltivare le piante da far crescere con i ritmi che la natura richiede.

Non conta, per i Cinesi, la fortuna o essere eroi. Conta solo aver vinto già prima di aver iniziato la battaglia.
E nessuna battaglia e’ un punto di arrivo, ma solo un punto di partenza.

Se pensate di avere chiuso una accordo definitivo con i Cinesi e di potersi rilassare … avete sbagliato. Un contratto firmato e’ solo un punto da cui iniziare la vera negoziazione, fino al punto di ottenere il miglior risultato possibile.
In generale quindi l’approccio Cinese e’ quello di far crescere un potenziale, relativo alla situazione, e fare in modo che quel potenziale poi si scarichi a terra a proprio vantaggio. Indurre una vittoria, piuttosto che forzarla.

Entrambe le modalità (occidentale o orientale) hanno la propria logica e validità. Entrambe possono aiutare a raggiungere ciò che vogliamo. Non necessariamente una è meglio dell’altra. Anzi i due modi possono sostenersi a vicenda.

Anche nel campo della competizione (personale o aziendale o altro) è quindi possibile pensare di unire due modi fondamentalmente diversi di approcciare una sfida, ed integrarli per ottenere una maggiore efficacia.

Ancora una volta consapevolezza ed esercizio possono modificare in meglio i nostri comportamenti.
Se siete curiosi, senza bisogno di dichiarare guerra a nessuno, allenatevi ad giocare a “GO”, il gioco Cinese che’ è anche il più antico ad essere ancora usato.

Assomiglia ai nostri scacchi, ma, se non siete esperti, non siete neanche capaci di capire chi ha vinto e chi non. Interessante vero?