Tagliato per vivere, un progetto sociale.

Tagliato per Vivere è il primo progetto ETS supportato da Connectance nel 2023.

Come ETS, Connectance supporta progetti a sfondo sociale e ne è ancora più orgogliosa quando coinvolgono direttamente uno o più dei nostri Soci.
In questo caso si tratta di Alessandro Colombo, Coach e formatore esperienziale che con la sua stessa vita ha portato una testimonianza tangibile di come l’uomo può re-inventarsi partecipando al progetto Olimpyus con il video “Tagliato per vivere”.
Ce lo racconta lui stesso.

Tagliato per vivere” (leggi qui) nasce dall’esigenza di liberarmi da un forte dolore cronico e debilitante comparso in seguito ad un intervento chirurgico alla mia gamba sinistra, che da due anni riduceva sensibilmente la mia qualità di vita in termini di mobilità, efficienza e gestione delle relazioni intime.
Il dolore è un rompiscatole che mette a dura prova la salute psicologica di chi lo prova e di riflesso quella delle persone con cui è in relazione.

La scelta è stata quella di intraprendere un percorso verso l’amputazione ovvero la necessità di liberarsi di un pezzo importante di me e della mia storia ma che era causa e sintomo allo stesso tempo di un malessere invalidante.
Tagliarsi per tornare a vivere appunto ma col riferimento anche all’essere tagliati ovvero ad avere delle abilità che consentono di stare al mondo in modo furbo ed efficace.

Dalla scelta di amputarmi sono riuscito a trarre molte opportunità.
L’ultima, solo in ordine cronologico, è stata quella di partecipare al video contest promosso dall’Associazione Olimpyus (leggi qui) che ha come scopo quello di implementare nell’educazione dei giovani lo sviluppo della mentalità antifragile.

Antifragilità significa accettare le imprevedibilità e le incertezze intrinseche della vita, sapere che prima o dopo la difficoltà o il trauma arriveranno e quindi adoperarsi non solamente per superarli ma per utilizzarli come trampolino di lancio verso un sostanziale miglioramento di sé e della propria vita e perché no, di quella degli altri.
Personalmente mi sono sentito chiamato in causa e coinvolto dall’opportunità di poter realizzare un breve video che trasmettesse un messaggio di antifragilità e insieme al mio giovanissimo amico Ognjen ho colto l’occasione per realizzare lo spot di 90 secondi che abbiamo presentato poi al video contest “Quando meno diventa più” promossa da Olimpyus.

La mia amputazione è nata dalla volontà di migliorare la mia qualità di vita, assumendomi la responsabilità dei rischi che la scelta avrebbe potuto comportare relativi alle implicazioni fisiche che un intervento di tale portata ha per il corpo, quelle psicologiche e quelle pratiche legate al dover ricominciare da capo.
La posta in gioco non era solamente il mio benessere ma quello di tutte le persone a me vicine, i miei figli e la mia compagna che pagavano un prezzo altissimo dovuto alla mia sofferenza quotidiana causata dal dolore e dalla conseguente limitazione.
È un video semplice che parla di quotidianità e di come questa possa essere vissuta pienamente anche con una disabilità e di come la scelta di tagliare, di perdere, di lasciare andare, può aprire a nuove opportunità.
Lo puoi votare mettendo un like sotto al video Youtube qui.