Risonanza e sincronicità

Nella Medicina Tradizionale Cinese, i termini usati per indicare se un organismo è in perfetta salute sono: risonanza e sincronicità.

Con gli stessi parametri può essere valutato se il tutto superiore (un insieme di individui e su su fino a comprendere l’intero l’universo) è perfettamente funzionante.

Certo, senza arrivare a scomodare la Cina, anche più vicino a noi c’è chi ha usato questi termini per meglio qualificare l’individuo, le sue caratteristiche o l’operato di un insieme di individui. Senza tornare fino a Platone, in tempi recenti Carl Jung ha scritto sull’argomento per spiegare la tendenza naturale alla creatio continua, ed il maestro Carlo Maria Giulini usa questi termini per illustrare il suo modo originale di dirigere una orchestra. Daniel Goleman usa il termine risonanza per indicare un particolare tipo di influenza che un leader può esercitare sul suo team.

Il fatto che però i Cinesi, in 4000 anni di una immensa cultura con mille derivazioni, arrivino ad indicare questi due termini come la miglior sintesi possibile per stabilire se le cose funzionano, credo spinga ad approfondire il tema.

Essere sincronici, all’interno del proprio corpo o quando si è in relazione ad un altra persona o quando parliamo di una organizzazione, vuol dire far si che le cose avvengano al momento giusto, con le giuste modalità e nella giusta quantità. Se questo succede, non ci sono fratture, ostacoli, blocchi emotivi o interruzioni di servizio e non si vive l ‘ansia che qualcosa possa non avvenire o avvenga in una maniera non desiderata. Semplicemente succede che, senza dover chiedere o sollecitare (al massimo felicemente sorpresi) il meglio di quello che ci aspettiamo e necessitiamo, ancora una volta, come sempre, è avvenuto per permetterci di fare il passo successivo nelle migliori condizioni possibili. Qualunque sia il passo successivo. Qualunque siano le condizioni.
Stress e fatica vengono annullati. L’energia viene messa tutta a disposizione per lo scopo finale ed utilizzata senza dispersione. L’armonia prevale ed è evidente. I flussi, di qualunque natura, scorrono. La qualità nei comportamenti o nei risultati è la massima possibile.

Se pensiamo al nostro corpo, la sincronicità vuol dire che cuore polmoni reni e gli altri organi si scambiano armonicamente ciò di cui hanno bisogno, senza eccessi e senza mancanze, mettendo a disposizione dell’individuo la giusta quantità di energia, elaborando il cibo e assumendo ossigeno correttamente. Il Qi scorre.

Se siamo sincronici in un rapporto interpersonale, l’amore e/o l’amicizia fornirà sotto forma di comprensione e supporto ciò di cui il nostro piccolo ego ha bisogno per guarire o crescere. I comportamenti e le parole dell’altro si integrano perfettamente completando i propri pensieri ed aiutando a soddisfare le proprie esigenze. La fiducia subentra alle paure. La leggerezza emerge e la realtà diventa poesia, prendendo le forme di apparente magia.
Se siamo sincronici in una organizzazione siamo nel mondo del lean (di, non a caso, Toyota memoria). Sprechi ridotti al minimo. Qualità. Short lead time. Alta motivazione in tutto il personale, che si sente valorizzato e supportato nelle scelte. Le aziende vivono una dimensione diversa e la “fatica” di raggiungere gli obiettivi è ridotta al minimo.
Essere sincronici vuol dire fare le cose giuste.
Essere risonanti vuol dire indirizzare le azioni verso una direzione comune, amplificando gli sforzi quando necessario da parte di tutti i componenti del sistema. Portare al massimo il contributo di tutti. Aggiungere flessibilità e potenza alle attività di base. Superari i propri limiti per il bene comune.

Gli stimoli esterni possono generare stress interni e la risonanza tra organi e/o individui permette di allineare tutte le risorse per superare gli ostacoli. La focalizzazione, la condivisione del rischio, l’integrazione, la visione d’insieme, la volontà di andare oltre a tutti i costi, sono le caratteristiche di un individuo, di una relazione o di un ambiete risonante.

La misurazione della risonanza è data da che cosa di straordinario si è in grado di costruire.
Perfomance fisiche impensabili rispetto ai propri standards, amori e passioni incredibilmente intense , aziende ed organizzazioni che segnano la strada in termini di innovazione e di senso di quello che fanno.
Non si può solo essere solo sincronici in ambienti e situazioni in cambiamento o complesse o particolarmente impegnative. La risonanza fa tirar fuori il meglio di noi, dei nostri partners, dei nostri collaboratori.

Non si può però essere solo risonanti: se non possiamo contare su tutta la nostra energia potenziale, se non abbiamo fiducia assoluta nel nostro partner, se non possiamo fare leva sulla dedizione dei nostri collaboratori difficilmente andremo oltre.

Risonanza e sincronicità devono andare insieme e devono alimentarsi ed integrarsi.
In azienda non è più sufficiente essere efficaci ed efficienti.
Nella vita di relazione la qualità del rapporto è spesso scadente.
Colesterolo, pressione alta e diabete abbondano.
Credo valga la pena approfondire come diventare più risonanti e sincronici.
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