COGITO ERGO SUM O SENTO QUINDI SONO?

Non é più tempo di ragionare in termini dicotomici,dobbiamo sostituire o/o con e/e

Probabilmente il pensiero filosofico di Cartesio era molto più complesso della semplificazione che ne è scaturita di separazione tra ragione ed emozioni, ma tant’è che le conseguenze sono state infauste per gli umani che hanno votato la nostra superiorità collegata al solo concetto di ragione, relegando le emozioni a qualcosa di “inferiore”.

In realtà da ormai qualche decennio si sa che quando l’emozione è completamente esclusa dal processo di ragionamento , la ragione si scopre ancora più difettosa! Damasio questo l’ha visto e studiato approfonditamente in pazienti con patologie neurologiche.

D’altro canto  anche lasciar libero sfogo al solo nostro aspetto emotivo, pensando che solo il mondo delle sensazioni sia quello più umano, può portarci a fare scelte sbagliate di cui poi pentirsene. A volte si sente dire “sono le emozioni che ci rendono umani”, in realtà, come Darwin già scriveva nel lontano 1872, le espressioni delle emozioni nell’uomo e negli altri animali, sono innate, sono un  prodotto dell’evoluzione, per cui molte espressioni che denotano paura, rabbia, stupore si ritrovano invariate non solo in uomini di diversa estrazione culturale o appartenenti a civiltà diverse, ma anche, in primati non umani o in altri animali. Questo perché le emozioni sono fondamentali per comunicare.

E quindi? Ma allora quando sono uomo?

Verrebbe da dire sia quando uso la ragione sia quando mi faccio sopraffare dai sentimenti.

E c’è del vero in questo,  mi piacerebbe andare oltre, e poter pensare che possa esistere un UOMO che è capace di unire queste due componenti fondamentali, utilizzando quella che si chiama INTELLIGENZA EMOTIVA. L’Intelligenza Emotiva ci rende consapevoli di quello che siamo: emozione e ragionamento, e ci permettere di sfruttare al massimo tutt’e due questi nostri aspetti. Questa capacità non nasce così con noi, come abbiamo il ragionare e l’emozionarci, l’Intelligenza Emotiva va allenata, e chissà forse in un lontano futuro diventerà una modalità acquisita, ma per ora non lo è. Non è più tempo di credere che possiamo tenere separate le emozioni dal pensiero, perché non è così che accade dentro di noi. Sviluppare la propria IE non è un “nice to have” , inglesismo per dire “carino averlo”, ma è un MUST, dobbiamo averla per il futuro che ci aspetta, ma oserei dire, provocatoriamente, per avere un futuro.