La metafora delle “barca a vela” nella formazione esperienziale

Alcuni dei momenti di formazione aziendale più riusciti che ho organizzato si sono svolti anche in barca a vela!

Per quanto mi riguarda la barca a vela è la metafora perfetta della vita…e dell’azienda(!).

Immaginatelo un po’: un gruppo di persone che lavora con strumenti tecnici affinché la barca possa navigare verso il suo obiettivo. La navigazione può avvenire velocemente o lentamente, l’equipaggio può lavorare in armonia o con qualche lite, le scelte che portano al successo (o a un insuccesso) sono moltissime. Vi ricorda qualcosa? I classici obiettivi aziendali, il fatturato, non vi sembrano sempre più simili a quella lontana boa gialla, che dobbiamo raggiungere?!

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Metafora perfetta della leadership

In barca a vela è necessario avere un leader, capace di motivare la sua squadra, ma soprattutto che sappia gestirne i punti di forza: a ogni risorsa il suo ruolo, quello in cui può eccellere e contribuire al massimo per il risultato (ecco che analisi e gestione delle risorse a disposizione diventano temi fondamentali!).  Il bravo  leader assegna alle persone il ruolo giusto o le mette nella condizione di scegliere il più adatto al proprio talento e dà l’opportunità di lavorare sulle aree di miglioramento attraverso la pratica e l’allenamento.

Problem Solving & Strategia

La barca  può andare da un punto “A” a un punto “B”, ma sono molti i fattori esterni che possono intervenire durante la regata: i venti forti o leggeri come la Bonaccia, un guasto a bordo o tanti altri imprevisti, che ostacolano il raggiungimento dell’obiettivo. Spesso bisogna saper prendere la decisione in poco tempo, il che rende fondamentali le capacità di problem solving e  visione strategica  per mantenere la propria posizione sempre tra l’avversario e la boa per arrivare primi al traguardo!

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“Siamo tutti sulla stessa barca”

in questo caso più che mai: gli spazi sono ristretti, il contatto con il team è costante e i problemi a bordo riguardano tutti Se il leader è nervoso, svogliato oppure poco motivato, i problemi verranno a galla subito. La metafora della barca a vela nella formazione esperienziale fa emergere senza riserve i lati positivi e negativi di un team di lavoro.

Metafora dell’ iceberg

Di una barca a vela non si vede tutto: oltre alle vele e alla barra del timone ci sono attrezzature fondamentali, come gli organi di governo che permettono alla barca di seguire una rotta, che restano sommersi e invisibili. E’ importante riconoscerne l’importanza e acquisire la sensibilità necessaria per saperli sfruttare a proprio vantaggio.

“Questa non è formazione, è una vacanza!”

Per molti anni la metafora della formazione sulla barca a vela è stata bistrattata perché erroneamente intesa come una bella vacanza in barca. I contenuti forti che questo tipo di attività è in grado di far emergere sono stati sepolti dal criticismo. Oggi, grazie al lavoro svolto da velisti e formatori, si sta riscoprendo la grande potenza della formazione esperienziale in barca a vela, che amplifica le emozioni e costringe alla genuinità.

A chi è adatto un percorso simile

Questa attività esperienziale è adatta a tutti. Io insegno vela da quando ho 18 anni. Navigo con moltissime persone ogni anno che per la prima volta salgono in barca a vela. Spesso non solo si divertono ma apprendono anche molto, sulla barca e sulla loro vita.

I bambini: l’equipaggio che ti insegna di più

I bambini sono sicuramente i più interessanti con i quali andare per mare. Sono sinceri, onesti e permettono di sperimentare maggiormente le modalità di insegnamento. L’aspetto che più mi affascina è che anche gli adulti e i professionisti che salgono sulla barca si trasformano in bambini! Giocano, tirano fuori il loro lato più istintivo, provano a usare quei sensi come il tatto e l’olfatto, tanto fondamentali in barca a vela perché ti permettono di sentire il vento sulla pelle e nei capelli, di interpretare i movimenti dell’acqua e prevedere il prossimo colpo di vento.

 

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Non è più così difficile spiegare la vela

Una volta pensavo che la vela fosse uno sport molto tecnico e per questo più difficile da insegnare. Oggi, dopo aver fatto io stessa un percorso di formazione esperienziale, spiego che le vele sono come porte, i cui cardini sono attaccati all’albero e che vengono aperte o chiuse in base al vento e alla direzione della barca.  Ecco: mettere per iscritto l’esperienza la fa già diventare meno affascinante, ma tant’è, proprio per questo mi occupo di esperienze e non di trasferire concetti in modo direttivo.

 

L’emotività è alla base di questa attività

Andare in barca a vela coinvolge emotivamente chiunque: ci si dimentica il cellulare e il tempo passa senza che ce se ne accorga. Le persone riscoprono il valore del silenzio, il rumore dell’acqua, sentono l’onda che accarezza lo scafo e riescono a riconnettersi con la loro parte più profonda, spesso sepolta dalla frenesia della vita di tutti i giorni. A volte, spesso a dir la verità, scoprono una nuova fantastica passione. Questo è il bello del mio lavoro!

 

La formazione in barca a vela è un’esperienza veramente incredibile, che vi consiglio di fare. O rifare J